Il risotto allo zafferano è solo la base d’una preparazione che può anche rappresentare il piatto unico d’un pranzo o d’una cena.
Tempo di preparazione
1 ora
Ingredienti:
Ingredienti per 4 persone
Per il risotto:
Per le quaglie:
Preparazione:
Eviscerare, fiammeggiare e lavare le quaglie, tamponare con carta da cucina l’interno.
In una ciotola mescolare il pane, il formaggio e mezzo uovo sbattuto. Sciogliere in una padellina una noce di burro e rosolate delicatamente uno spicchio di aglio. Versare nella ciotola del pane aggiungendo il prosciutto tagliato a li stelline e prezzemolo tritato, aggiustare di sale e farcire le quaglie chiudendo l’apertura con uno stuzzicadenti.
In una padella sciogliere una bella noce di burro un filo di olio, adagiarvi le quaglie, le verdure tagliate a tocchetti, la salvia e rosolare.
Bagnare con il vino bianco, lasciare evaporare aggiungere del brodo, aggiustare di sale e coprire.
Cuocere a fuoco molto basso per tre quarti d’ora. Togliere le quaglie e passare le verdure con il sugo di cottura creando una “cremina”.tenere in caldo.
Pulire gli asparagi, tagliarli a tocchetti lasciando le punte lunghe tre cm. saltarli con olio e scalogno, aggiustare di sale e aggiungere un po’ di brodo tenendoli al dente.
Mentre le quaglie sono a metà cottura, tostate il riso con burro e un cucchiaio circa di scalogno bagnate con il vino bianco e procedete come un normale risotto. Sciogliete la bustina i pistilli di zafferano in una ciotolina con del brodo caldo. Atre quarti di cottura, aggiungere lo zafferano, gli asparagi e finire la cottura tenendo il riso al dente. Fuori da fuoco mantecare con una noce di burro,un filo di olio e il parmigiano.
Nasce da uve Chardonnay provenienti dalla vigna terrazzata de l’Uccellanda, piccolo cru esposto a sud est sulla collina di origine glaciale di Nigoline, composto da filari disposti parallelamente alle curve di livello. Le uve raccolte fermentano e si elevano per dodici mesi in pièces per dare vita ad vino di straordinaria eleganza.
Ottima sensazione: avvolgenza, pienezza, lunghezza, ricchezza ed eleganza sono alcune caratteristiche indispensabili per affrontare un piatto strutturato come quello proposto.