Il coniglio era un ingrediente nobile, una carne preziosa per la cucina di cascina, l’elemento fondante di tante preparazioni per il giorno della festa.
Il contadino ne curava l’allevamento con amore e portava l’animale alla giusta maturità proprio per farne il redella tavola della gioia.
Oggi ha perso questo ruolo, ma resta carne di grande piacere e leggerezza per ogni occasione
Disossare il coniglio (o, almeno per le prime volte, farlo disossase dal vostro macellaio di fiducia) e in una casseruola fare un brodo aggiungendo le carote, il sedano e la cipolla, le ossa e la polpa del coniglio stesso, finché non si sarà ristretto.
Una volta cotto disporre la polpa in una pirofila e coprire con olio del Garda aggiungendo un pochino di rosmarino.
Lasciare marinare in frigorifero per almeno 24 ore. Al momento di servire, togliere dall’olio e ben disporre in vasetti di vetro con la giardiniera.
Porre poi nei piatti accompagnato da valeriana e salsa tonnata.
Blanc de blancs prodotto con uve raccolte nel primo vigneto di proprietà dell’azienda con estensione di 3 ettari (ha) dal quale prende il nome Treha. Sapore imprescindibile ed elegante con acidità bilanciata, ricco di tonalità fresche con echi di frutta e note floreali. Sfumature di brioche e crosta di pane. Vino da aperitivo e da tutto pasto.