Classicamente burrosa, come sulla costa mediterranea francese, questa lettura semplice del Sanpietro è caratteristica della cucina del Rigoletto.
Farsi sfilettare il San Pietro dal pescivendolo così da rendere assai più semplice ed immediata questa preparazione. Peraltro l’operazione con il coltello giusto (lungo e flessibile) non è troppo difficile.
Cuocere le patate e tagliarle grossolanamente. Saltare i Sanpietro con burro per pochissimo tempo, aggiungere le olive e i pomodorini precedentemente tagliati, insaporire con origano sale e servire insieme alle patate.
Giallo paglierino luminoso con spuma e perlage persistente. Al naso ha un ricco spettro di sentori, è avvolgente e quasi “soffice” senza alcuna stucchevolezza; si avvertono sensazioni di mela, biscotto e anice. Al gusto si rivela pieno, ricco e corposo; il tutto ben equilibrato da una base acida che consente alle sensazioni morbide un gran equilibrio.
Il connubio olive-origano-pomodorini apporta sapore e aroma marcato al piatto, ben sposati dall’avvolgenza e dalla ricchezza del Satèn. La dolcezza delle patate è tenuta a bada da freschezza e salinità.