E' il colore la chiave di lettura di questo piatto, una composizione che rimanda all'arte moderna, valorizzando quelle qualità estetiche e cromatiche che sono proprie di ogni piatto della "nuova cucina italiana"
Per la salsa al pomodoro pelare i pomodori, privarli dei semi, passarli al setaccio ottenendo un succo di pomodoro, aggiustare di sale e conservare. Per preparare la maionese montare le uova aggiungendo a filo l’olio di semi, aggiustare con sale, succo di limone, aceto e senape. Dividere la maionese in tre ciotole, conservarne una al naturale diluendola con poca acqua, una colorarla con la clorofilla o il pesto e all'ultima aggiungere la salsa al nero di seppia. Prendere un piatto quadrato e disporvi la maionese naturale su tutto il fondo, sparpagliare i calamaretti bolliti e le telline sgusciate, quindi sgocciolarvi sopra la maionese alla clorofilla, la salsa al nero di seppia e la salsa di pomodoro.
uvaggio di chardonnay, rifermentazione naturale in bottiglia, affinamento in acciaio e in legno, remuage manuale, colore paglierino con riflessi dorati, perlage soffice e durevole, profumo gentile che ricorda la frutta tropicale la vaniglia e la crema pasticcera, sapore che ricorda la crosta del pane con lievi note di tostato e speziato.
Per gustare i delicati aromi del piatto serve un vino lieve, morbido e vellutato come questo Saten