Una tecnica portoghese che i giapponesi hanno reso celebre per valorizzare un pesce di lago nell’abbinamento con frutta esotica e funghi alpini.
Ingredienti e dosi per 4 persone:
Prendere i coregoni pulirli, sfilettarli, togliere la pelle e tagliare ogni filetto in due pezzi. Sciacquare i filetti, asciugarli e metterli da parte. Per la tempura: unire tutti gli ingredienti in una bacinella, aggiungere l’acqua gassata fredda poco alla volta e, con l’aiuto di una frusta, ottenere una pastella liscia e cremosa. Farla riposare una notte nel frigorifero. Pulire i funghi e sbucciare l’avocado al momento, tagliare il tutto a lamelle sottili, condire con una emulsione di olio extra vergine del Garda e limone e disporre il tutto al centro di un piatto. Cuocere i coregoni in una padella calda con olio di semi passandoli prima nella pastella e adagiarli sopra l’insalatina di avocado e funghi.
Spuma molto intensa e persistente con perlage di buona finezza. Il colore è giallo paglierino carico tendente al dorato. I profumi sono marcati, gradevoli e ricordano le note dei lieviti, sentori di nocciole e note erbacee fresche. Ben presenti anche i descrittori più fruttati di banana ed ananas. In bocca il vino è molto morbido, ma ben sorretto da ottima effervescenza, che risulta non troppo intensa e dalla buona acidità. Il finale richiama gli aromi di banana e nocciole.