Una tecnica giapponese per un piatto «semplicemente» difficile!!!!
Per 4 persone:
Sfogliare in una ciotola il trevisano e tagliare le foglie aprire i calamari puliti e inciderli con un coltello affilato all’interno facendo tagli in diagonale incrociati. In una padella caldissima mettere un cucchiaio d’olio extravergine e cuocere sulla parte incisa i calamari velocemente fin che si arriccino in cilindri.
E veniamo alla presentazione che può dare a questa preparazione davvero semplice un aspetto intrigante : in un piatto piano mettere al centro il trevisano.
Tagliare i calamari in 3 parti di sbieco e servirli sopra il trevisano condendo con una vinagrette fatta con l’olio rimasto sale, pepe, il succo di limone e lo zenzero grattugiato.
Cuvèe di Chardonnay e Pinot Bianco dal raffinato e sinuoso perlage. Note floreali fresche, delicate di fiori bianchi e gialli. Poi viene la frutta: mela, pera, albicocca e noce pesca. Al palato assaporerete un Satèn molto sottile, non eccessivo, di grande personalità. Un Satèn di grande classe lineare, armonico e piacevole.
Sicuramente questo vino si esprime al meglio con il piatto proposto, un Saten lineare mai eccessivo, dove la morbidezza abbraccia appieno la tendenza amarognola.